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Ernst von Glasersfeld


IL COSTRUTTIVISMO RADICALE

Una via per conoscere e apprendere

Introduzione e cura di Margherita Marcheselli

Collana Ideologia e conoscenza

ISBN 978-88-96487-49-5

pp. 246 € 25,00

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dalla quarta di copertina

«ll soggetto pensante non ha alternativa: può solo costruire ciò che sa sulla base della sua stessa esperienza».


Nel Costruttivismo radicale, Ernst von Glasersfeld formula la più articolata e la più coerente versione del suo costruttivismo: un approccio non convenzionale al problema della conoscenza e del conoscere. Parte dall'assunto che "la conoscenza, indipendentemente da come venga definita, sta nella testa delle persone” – un approccio che è “radicale”, in quanto comporta una ricostruzione dei concetti di “conoscenza, verità, comunicazione e comprensione".
Così, se da un lato – laboriosamente e lucidamente, sapendo far tesoro di ogni tentativo di rottura nei confronti della teoria della conoscenza di matrice filosofica – può ripercorrere i tratti salienti di un percorso che va da Giambattista Vico a Immanuel Kant, dall’altro può riconnettersi all’epistemologia genetica di Jean Piaget e all’analisi operativa di linguaggio e pensiero proposta da Silvio Ceccato.
In una narrazione di rara chiarezza, biografia, puntualizzazioni metodologiche, idee filosofiche e scoperte scientifiche si intrecciano in profondità coinvolgendo il lettore nella riscoperta di sé e della propria evoluzione nonché nella parallela avventura umana di una grande coscienza critica del Novecento.

 

Ernst von Glasersfeld (München, 1917 – Leverett, Ma. 2010), epistemologo e analista del linguaggio. Dopo aver partecipato agli studi sulla traduzione automatica presso il Centro di Cibernetica dell’Università di Milano negli anni Cinquanta del secolo scorso, è stato ricercatore di psicologia cognitiva nell’Università della Georgia partecipando del Lana Project - una ricerca
sperimentale sulla comunicazione uomo-scimpanzé - e ha poi continuato le sue ricerche presso lo Scientific Reasoning Research Institute di Amherst.
Ha ricevuto riconoscimenti dalla comunità scientifica in molti paesi europei, negli Stati Uniti e in Canada e nel 2008 l’Università di Innsbruck gli ha conferito la laurea Honoris causa.
Tra le sue opere tradotte in italiano Linguaggio e comunicazione nel costruttivismo radicale, Milano, Clup, 1989. Per Odradek, insieme a Heinz von Foerster, ha pubblicato: Come ci si inventa. Storie, buone ragioni ed entusiasmi di due responsabili dell’eresia costruttivista, 2001. Due suoi saggi, inoltre, sono contenuti nel volume di A. A. Bogdanov. Quattro dialoghi su scienza e filosofia, 2004.

 

dalla Prefazione

«Nel capitolo 1 racconto come giunsi ad abbracciare un modo di pensare costruttivista. Il 2 è un percorso eclettico attraverso la storia della filosofia occidentale. Vuol mostrare che non c’è nulla di veramente nuovo nelle idee che formano il nucleo del mio pensiero. Mi sono limitato ai filosofi e non ho menzionato scrittori quali Pirandello, Musil e Fowles che svilupparono
un loro proprio costruttivismo… I capitoli 3, 4 e 5 spiegano le mie letture di Piaget e come alcune delle idee che avevo usato in lavori precedenti sulle
analisi concettuali possono fondersi con le sue. I capitoli 6, 7 e 8 presentano dei modelli che per me sono elementi cruciali nell’edificio costruttivista: il concetto di sé e degli altri, la funzione del linguaggio, e le nozioni di informazione e di controllo sviluppate nel campo della cibernetica. Il capitolo 9 descrive un ipotetico modello per la formazione del concetto di unità, pluralità e numeri... Benché questi concetti siano molto specifici, sento che il metodo di analisi potrebbe essere utile agli insegnanti, agli educatori e, più in generale, a chiunque sia interessato a sviluppare o modificare le strutture concettuali che gli altri sembra abbiano nella testa. Il capitolo 10 è stato il più difficile da scrivere, perché nel campo didattico mi sento più estraneo che in altri settori che comunque ho affrontato. È ancora nello stile simil autobiografico del capitolo 1 e riflette il mio punto di vista sull’educazione.»

 

 

 

 
 
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