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Giacomo Scotti

Terre di guerre e viaggi di pace
Con lo zaino in spalla nei paesi insanguinati della Slavia del Sud

Collana Fuorilinea

ISBN 978-88-96487-37-2

pp. 344 € 24,00

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Con questo libro ritorniamo alla sanguinosa guerra (1991-1995) che portò alla disgregazione della Federazione socialista jugoslava che, nata dalla guerra di liberazione dal nazismo e dal fascismo, teneva insieme le più varie etnie, lingue e religioni.
Lo facciamo con Giacomo Scotti che per tutti gli anni della guerra, ma anche per oltre un decennio nel dopoguerra, si mosse da Napoli e da altre città italiane almeno due volte almese per raggiungere la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, poi anche la Serbia fino al Kosovo, per svolgere le “missioni” umanitarie e di pace e, per non sperperare il tempo, svolse pure un intenso lavoro di corrispondente di guerra per vari
giornali. Dalle pagine del suo diario riaffiora la storia di quel conflitto: i leader, Slobodan Miloševic, Alija Izetbegovic, Franjo Tudjman e il suo partito Hdz;ma anche gli eredi degli ustascia che fondando movimenti di estrema destra e assumendo posti di comando condizionarono con la loro ideologia la neonata Repubblica croata; la politica della “pulizia etnica” con le criminali operazioni “Tempesta” e “Lampo” in Krajina,
ma anche le efferatezze compiute dai cetnici serbi a Vukovar e altrove in Croazia e quelle contro le popolazioni croate di etnia serba, l’orrendo eccidio dei mussulmani a Srebrenica; le denunce del Comitato Croato di Helsinki per i diritti umani; l’attività del Tribunale internazionale dell’Aja contro coloro che furono e sono tuttora accusati di crimini di guerra, – eroi in patria – autori di eccidi, devastazioni, stupri quali
Ante Gotovina, Dario Kordic, Ivica Rajic, Tihomir Blaškic, ZulfikarAlispaho-Zuko, Mladen Naletilic-Tuta, TamislavMer?ep, senza dimenticare i serbi, a cominciare da Miloševic, Radovan Karadžic, il generale Mladic,Vojislav Šešelj...Alcuni sono stati definitivamente condannati, altri attendono la sentenza, qualcuno è morto in carcere,
qualche altro ne è uscito assolto dai giudici, ma non dalle vittime.

 

Giacomo Scotti (Saviano 1928), storico, scrittore bilingue (italiano e croato) e giornalista ha trascorso gran parte della sua vita a Fiume-Rijeka. Durante la guerra nella ex Jugoslavia (1991-1995) fu corrispondente di guerra per vari giornali e riviste e promotore e accompagnatore di molte missioni umanitarie. Profondo conoscitore di quella guerra e del travagliato dopoguerra ne segue puntualmente le controverse vicende. Con Odradek ha pubblicato due libri di successo sulla seconda guerra mondiale: “Bono taliano” (2012) e “Montenegro amaro” (2013).

 

 

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