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                   In 
                    questi ultimi tempi, forse come reazione alla crescente invadenza 
                    della Chiesa cattolica nelle vicende italiane, sono uscite 
                    sempre più frequentemente opere, spesso pregevoli, 
                    di critica del cattolicesimo. 
                    Particolarità del presente volume è la scelta 
                    di far parlare i testi, di far scaturire la critica della 
                    dottrina cattolica dalla esposizione che ne fanno i papi stessi, 
                    i concili, i dottori della Chiesa, i manuali cattolici, più 
                    che dai commenti distaccati e concisi con cui li introduce 
                    o li illustra l’autore. 
                    I passi della Bibbia, di bolle ed encicliche, di canoni dei 
                    concili, di brani dei dottori della Chiesa occupano la gran 
                    parte del testo, arricchito da un indice dei nomi e da un 
                    sommario che rendono molto agevole la ricerca dei passi citati, 
                    per argomento e per autore. 
                  Dalla 
                    quarta di copertina 
                    L'infallibilità è il problema. Non 
                    soltanto per la Chiesa. Un'istituzione bimillenaria, carica 
                    di prescrizioni assolute e astoriche riguardanti la vita di 
                    ciascuna persona, confligge con la modernità e con 
                    l’evolversi delle relazioni umane. Specialmente da quando 
                    fece dell'infallibilità un dogma. Mossa audace, certamente. 
                    Ma alla fin fine autolesionista. Promosse infatti come "infallibili" 
                    non solo la Bibbia (dettata da dio in persona) e i concili 
                    ecumenici, ma tutti i papi. Ognuno, singolarmente inteso, 
                    qualsiasi cosa abbia detto. Papi che hanno legittimato la 
                    schiavitù e la guerra, la tortura e la pena di morte, 
                    l'antisemitismo e l'omofobia, la subordinazione delle donne, 
                    la repressione della sessualità, le diseguaglianze 
                    sociali e la religione di stato, passando per l’Inquisizione 
                    e la caccia alle streghe. Infallibilmente. 
                    Ma queste “verità” tutte egualmente "infallibili" 
                    sono spesso palesemente in contrasto fra loro. Insostenibili. 
                    E tradiscono inoltre lo scarto insanabile, non tanto tra dottrina 
                    cattolica e comportamenti di chi la pratica, quanto fra quel 
                    che si intende per “valori morali” (giustizia, 
                    amore, rispetto della vita, eguaglianza), e la dottrina cattolica 
                    come realmente è. 
                    Un lungo ragionamento, quello dell'autore, che si sviluppa 
                    facendo parlare i testi, facendo emergere la critica del cattolicesimo 
                    dall’esposizione che ne fanno i suoi stessi rappresentanti 
                    e componendo un esteso ipertesto in cui entrare dove si vuole 
                    per costruire un proprio breviario, un contrappunto non occasionale 
                    di un punto di vista laico e moderno, quanto mai utile per 
                    contrastare l’offensiva confessionale in atto.» 
                  WALTER 
                    PERUZZI (Verona 1937) docente, organizzatore politico-culturale, 
                    direttore di “Guerre&Pace”. È autore 
                    di numerosi articoli e saggi su varie riviste (“Adesso”, 
                    “Riforma della scuola” ecc.), alcune delle quali 
                    da lui fondate o dirette (“Bollettino del Centro d'Informazione”; 
                    “Lavoro Politico”; “Marx 101”) e di 
                    inchieste sociologiche fra cui l'Atlante delle migrazioni, 
                    2000 e 2004; L'arcipelagodelle 
                    migrazioni, 2006. 
                  Lanfranco Palazzolo  di Radio Radicale ha intervistato Walter Peruzzi su Cattolicesimo reale. L'intervista si può ascoltare qui. 
                  
                    
                       
                          All'indirizzo 
                            http://www.cattolicesimo-reale.it 
                          è 
                            attivo un blog per discussioni e notizie sul libro 
                            di Walter Peruzzi. 
                          Sommarietto 
                            del blog 
                           
                            Gli Ayatollah iraniani e la Chiesa di Lepanto 
                            Scherza coi santi 
                            Un cattolicesimo altro è possibile? 
                            Minareti. 
                            Far parlare i testi. Recensione di Gabriella 
                            Lavina 
                            Alle radici dell'omofobia 
                            Della morale cattolica secondo ser Benedetto 
                            Il "patto" di Viterbo 
                            Caritas in veritate ovvero Senza Vangelo 
                            niente sviluppo 
                            Opporsi al Vaticano non è un optional 
                            Chiesa, Englaro e Berlusconi 
                            Infallibile, o quasi... , recensione di Davide 
                            Pinardi 
                            La teocrazia "laica" di Benedetto XVI  
                            Una Chiesa fuori della storia 
                            Su "Famigia cristiana" e "Nigrizia" 
                            Recensione su Adista n. 43 
                            La Chiesa? Da sempre contraria allo stato etico  
                            Il viaggio di Benedetto  
                            Due note di Walter Peruzzi. 
                            La recensione di Enzo Mazzi su il 
                            manifesto. 
                            La recensione di Maria Turchetto 
                            sul sito UAAR. 
                            Una religione anacronistica e immorale. Postfazione 
                            non contenuta nel libro. 
                            Una discussione sull'infallibilità. 
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                  «Sono 
                    davvero contento di poter presentare ai lettori di fisicamente 
                    questo libro che è un vero studio serio ed articolato 
                    che spazia in ogni questione che noi ordinariamente dibattiamo 
                    ma senza quella base culturale ed informata che questo libro 
                    ci offre. 
                    E' uno degli studi più seri e completi della Chiesa 
                    che sia stato fatto in Italia dopo Ernesto Rossi. 
                    Leggerlo arricchirà moltissimo tutti coloro che in 
                    questa Chiesa vedono un cancro che continua ad esistere con 
                    tanta protervia in Italia perché, dalle parti nostre, 
                    non abbiamo goduto delle gioie della Rivoluzione Francese.» 
                    Roberto Renzetti 
                    su www.fisicamente.net 
                  altre 
                    recensioni  
                  Enrico 
                    Galavotti su Homolaicus (vedi) 
                    Maria Turchetto 
                    sul sito UAAR (vedi) 
                    Enzo Mazzi su 
                    il manifesto, sabato 7 marzo, p. 13 (vedi) 
                  Marco 
                    Zerbino su ADISTA n. 43 del 25 aprile. 
                    (vedi) 
                  Marcello 
                    Vigli su Italia laica (vedi) 
                  Davide 
                    Pinardi su 
                    Riforma n. 21 del 29 maggio (vedi) 
                  Adriano 
                    Petta su La Rinascita della sinistra di giovedì 
                    14 maggio. 
                  Cathia 
                    dell'Uaar Venezia con un puntuale resoconto sul sito. 
                  Enrico 
                    Guarneri su Cassandra 
                    n. 27 
                  Gordon 
                    Poole su “Guida 
                    ai libri” – mensile di cultura dell’editrice 
                    Guida  
                  Gabriella 
                    Lavina 
                    su il Tetto, n. 272-73, luglio-ott. 2009 (sta 
                    sul blog) 
                  
                     
                      Sostiene 
                          Odradek... 
                          Intervento dell'editore alla presentazione di venerdì 
                          13 marzo alla libreria Odradek di Roma con Walter Peruzzi, 
                          Mario Alighiero Manacorda e Raniero La Valle. 
                         
                          Questa di oggi alla libreria Odradek di Roma è 
                          la n-sima presentazione-dibattito del libro di Walter 
                          Peruzzi, la prima essendo stata quella alla libreria 
                          Odradek di Milano. 
                          E altre se ne annunciano. Fatto sta che sono gruppi 
                          e associazioni che le sollecitano, e che i presentatori 
                          non rischiano certo di esaurirne la vena. 
                          La mole del libro, e della sua documentazione, d’altra 
                          parte, impediscono giudizi sommari sia del libro, sia 
                          del suo oggetto. 
                          Peremettetemi di fare due osservazioni riguardo alle 
                          reazioni che il libro ha suscitato. 
                          Per la prima, occorre notare che le reazioni 
                          di parte laica e addirittura anticlericale non 
                          sono da tifo da stadio, anzi, l’accoglienza è 
                          fervida, composta, così che si può sostenere 
                          che i duemila anni di storia, l’evoluzione di 
                          una istituzione millenaria appunto, inducono al distacco 
                          e alla riflessione; mentre le prime reazioni di 
                          parte cattolica, sia pure di esponenti di una chiesa 
                          critica, di una chiesa “altra”, sono attente 
                          a rilevare nel testo, come occasioni di speranza, i 
                          momenti di discontinuità: tra tutti, il Concilio 
                          Vaticano II. 
                          La seconda osservazione è che, comunque, 
                          mentre il libro non è italocentrico, purtroppo 
                          le reazioni rischiano di risentire del momento storico 
                          e della situazione politica italiana, stante la ripresa 
                          virulenta dell’ingerenza vaticana, dopo la lunga 
                          parentesi rappresentata dal pontificato di Wojtila. 
                          Se l’oggetto è uno, i temi sono tanti e 
                          continuamente intrecciati. Se la tesi è precostituita, 
                          se l’autore è prevenuto, la ricchezza della 
                          documentazione, l’intrecciarsi dei temi, appunto, 
                          garantiscono nei confronti dell’unilateralità 
                          e assicurano una restituzione complessiva dell’oggetto. 
                          Mi spiego: Odradek ha pubblicato una Storia del 
                          dissenso sovietico di uno storico dell’Europa 
                          orientale, Marco Clementi, che fin dalle prime pagine 
                          tradisce una evidente simpatia per quel fenomeno. Ebbene, 
                          anche in questo caso, la mole della documentazione assicura 
                          la restituzione non unilaterale e comunque attendibile 
                          di un pezzo di storia, non solo russa – al punto 
                          che per lo meno l'editore ha potuto addirittura meglio 
                          considerare, se non apprezzare, l’operato del 
                          Pcus... 
                          D’altra parte questo di Peruzzi è un libro 
                          difficile da metabolizzare in poco tempo… 
                          Ma è un libro aperto e amichevole per i suoi 
                          lettori, in cui cioè l’architettura non 
                          è vincolante perché l’impianto non 
                          è deduttivo, perché permette di entrarvi, 
                          e ritornarvi, da molte parti, grazie a numerosi apparati 
                          e a un generoso Indice analitico. 
                          Credo anzi che possa essere un livre de chevet, 
                          un libro di consultazione; non un libro di storia, ma 
                          un libro in cui cercare gli antecedenti e le modificazioni 
                          di ciascuno di quegli impedimenti, di quegli impacci 
                          che hanno limitato e limitano non solo la libertà 
                          del cittadino ormai laico, ma anche quella del credente, 
                          o per lo meno di quei credenti che considerano la fede 
                          non un limite ma una risorsa per lo 
                          sviluppo della persona. 
                          Come editore spero proprio che qualcuno se ne accorga. 
                          Laici e credenti uniti nella lotta, non dico 
                          per la verità, ma per una maggiore comprensione, 
                          per la possibilità di dialogo: nel pubblico, 
                          nella politica, nel sociale, nel dibattito culturale, 
                          nella ricostruzione scientifica.
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                          PRESENTAZIONI 
                            
                          PRESENTAZIONI 
                            fatte 
                          Venerdì 
                            6 novembre ore 21:00 a 
                            Bergamo presso Il 
                            Caffè Letterario di via s. Bernardino 
                            53, su iniziativa del Circolo Uaar, presentazione 
                            del libro “Il cattolicesimo reale” di 
                            Walter Peruzzi. Filippo D'Ambrogi, 
                            dell'Uaar, ne parlerà con l’autore. 
                          Martedì 
                            15 settembre 
                            ore 18:30 a Cosenza, 
                            libreria Ubik, via Galliano 4, con Francesco 
                            Saccomanno UAAR 
                            e Franco Jachetta. 
                           
                            Mercoledì 16 settembre 
                            ore 18:30 a Gallico (Reggio 
                            Calabria), Csoa La Cartella, con Peppe Marra 
                            e Franco Jachetta. 
                          Mercoledì 
                            23 Settembre ore 17:30 a Mestre, 
                            al primo piano del Centro Culturale Candiani, 
                            con Maria Turchetto direttore 
                            editoriale de L'Ateo, bimestrale dell'UAAR. 
                          Martedì 
                            29 settembre ore 21, 
                            a Torino, Centro sociale 
                            di via Lequio 36: "Come l'imperatore è 
                            diventato papa", incontro con Walter Peruzzi. 
                            Introdurrà il “Gruppo Ricerca” 
                            della comunità cristiana di base di Pinerolo 
                             
                            Mercoledì 30 settembre 
                            ore 18, a Torino, 
                            salla della Chiesa valdese di c.so Vittorio 
                            Emanuele II 23, presentazione de “Il cattolicesimo 
                            reale” di Walter Peruzzi. Enrico 
                            Peyretti ne discute con l’autore. 
                          Venerdì 
                            2 ottobre ore 18:00 
                            a Verona Libreria 
                            Gheduzzi-Giubbe Rosse, corso s. Anastasia 7, 
                            presentazione del libro Il cattolicesimo 
                            reale con l’intervento dell’autore. 
                            Introduce Silvio Manzati 
                            dell'Uaar. 
                          Lunedì, 
                            10 agosto ore 19.00 a 
                            Savona Festa provinciale 
                            di Liberazione lungomare di Zinola si discute 
                            su  Cattolicesimo e laicità dello 
                            Stato. Intervengono: Walter 
                            Peruzzi, autore del libro “Il cattolicesimo 
                            reale” (Roma, Odradek, 2009), Gianluca 
                            Paciucci, redattore della rivista “Guerre 
                            & Pace. Modera: Giuseppe 
                            “Pino” Leonardi, Circolo Togliatti 
                            di Legino-Zinola. 
                           
                             
                            Mercoledì 
                            20 maggio, ore 17,30, 
                            a Firenze 
                            Per contrastare l’offensiva confessionale in 
                            atto 
                            Il Laboratorio per la laicità promuove 
                            presso il Circolo di Azione gay e lesbica, Via Pisana 
                            32 rosso, la presentazione del libro di Walter Peruzzi, 
                            Il cattolicesimo reale. Interverranno con l’autore: 
                          Francesca 
                            Cavarocchi, 
                            Azione Gay e Lesbica 
                            Enzo Mazzi, della Comunità 
                            dell’Isolotto 
                            Dorotea Müller, 
                            pastora valdese.  
                          Coordina: 
                            Salvatore Tassinari, 
                            Comitato per la difesa della costituzione 
                           
                            Giovedì 21 maggio, 
                            ore 17,30, a Lucca 
                            Presso il Circolo Arci Il lampadiere, via 
                            dei Fossi 20 
                            Presentazione del libro di Walter Peruzzi, Il cattolicesimo 
                            reale. 
                            Lanfranco Binni ne parlerà 
                            con l’autore. 
                           
                            Lunedì 25 maggio, 
                            ore 21, a Milano 
                            Presso il Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, 
                            v.le Monza 255 (M1 Precotto), 
                            Simone Lanza discuterà 
                            e approfondirà con l’autore alcuni temi 
                            del recente libro di Walter Peruzzi, Il cattolicesimo 
                            reale 
                           
                            Martedì 26 maggio, ore 19, 
                            a Treviso 
                            presso il Centro Biblioteche Lovat, Via Newton 
                            13 - Villorba Treviso. Presentazione del libro di 
                            Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale. Interviene 
                            l’autore. Introduce Lodovico 
                            Mazzeri, presidente del Circolo B. Russell 
                            di Treviso. 
                          Mercoledì 
                            13 maggio, ore 17:30, 
                            a BOLOGNA, 
                            libreria “Modo infoshop”, via Mascarella 
                            24/B 
                            partecipano: Walter Peruzzi 
                            con Maria Turchetto, 
                            Università di Venezia 
                          Martedì 
                            21 aprile 2009 ore 18:00, 
                            a NAPOLI, 
                            libreria Guida, Port'Alba, presentano 
                             Pasquale Colella 
                            e Aldo Masullo, 
                            modera Gordon Poole. 
                          Martedì 
                            7 aprile 2009 ore 17:30, 
                            a VENEZIA, 
                            presso Scoleta Calegheri, 
                            presentazione del libro di Walter 
                            Peruzzi Il cattolicesimo reale 
                            con la partecipazione dell’autore. Introduce 
                            Flavio Franceschet, 
                            interviene Giovanni 
                            Benzoni. A cura del Gruppo di 
                            Lavoro della Biblioteca di San Tomà. 
                          Venerdì 
                            13 marzo 2009 ore 18, 
                            a ROMA, 
                            libreria Odradek, via 
                            dei Banchi vecchi 57, 
                            Presentazione del libro Il 
                            cattolicesimo reale di Walter 
                            Peruzzi. Con l’Autore ne discuteranno 
                            Raniero La Valle e 
                            Mario Alighiero Manacorda 
                          Venerdì 
                            27 febbraio 2009 ore 21:30, 
                            a PISA, 
                            presso Rebeldìa, 
                            via Cesare Battisti 51, Giuseppe 
                            Marcocci, storico presso la Scuola Normale 
                            e Francesco Mores, storico 
                            presso la Scuola Normale, presenteranno il 
                            libro assieme a Walter 
                            Peruzzi. 
                          Sabato 
                            28 febbraio 2009, ore 17:00 a 
                             Verona 
                            il circolo UAAR 
                            organizza in sala Lucchi una conferenza del 
                            prof. Walter 
                            Peruzzi sul 
                            Cattolicesimo reale. 
                          Sabato 
                            31 gennaio 2009 ore 17:00, 
                            Ventimiglia, 
                            presso il Circolo “Pier Paolo Pasolini”, 
                            via Cavour 65, 
                            il prof. Gianluca Paciucci (redazione 
                            di “Guerre&Pace”) intervisterà 
                            Walter Peruzzi. 
                             
                            Giovedì 5 febbraio 
                            2009 ore 21:00, a Genova 
                            presso il Circolo ARCI Zenzero, via Torti, 35 (quartiere 
                            San Fruttuoso) Peppino Coscione, 
                            coordinatore della Comunità cristiana di base 
                            di Oregina (Genova), presenterà Il 
                            cattolicesimo reale. Saranno presenti l'autore 
                            e esponenti dell'U.A.A.R. 
                            di Genova. 
                            Venerdì 6 febbraio 
                            2009 ore 18.00, a Savona, 
                            presso la Libreria UBIK, Corso Italia 116 R, Mimmo 
                            Lombezzi, giornalista Mediaset, intervisterà 
                            Walter Peruzzi. 
                          Giovedì 
                            11 dicembre, alle ore 18, presso 
                            la libreria Odradek di Milano, Carlo 
                            Oliva e Walter G. Pozzi 
                            presentano Il 
                            cattolicesimo reale di Walter 
                            Peruzzi (Odradek edizioni) e ne discutono 
                            con l'autore. 
                          | 
                     
                   
                  
                  la 
                    prima recensione 
                  Le 
                    due Italie sul fronte della laicità 
                    Tuttolibri, La Stampa, sabato 13 dicembre 2008 
                     
                    A confronto la dottrina della Chiesa cattolica e il pensiero 
                    dell’Umanesimo, fondamento del «moderno» 
                    ANGELO D'ORSI 
                   
                    L'ingombrante figura di Benedetto XVI, che nutre palesi nostalgie 
                    per il passato, e le continue intromissioni della Chiesa cattolica 
                    nel dibattito politico, ha acuito lo scontro fra le due Italie: 
                    una delle tante manifestazioni del «paese diviso». 
                    Pur riconoscendo al ruolo della Chiesa il posto che le compete, 
                    non ho dubbi nell'esprimere un giudizio recisamente negativo 
                    sul suo crescente interventismo e sul condizionamento che 
                    le gerarchie religiose esercitano sulla classe politica e 
                    sulle istituzioni, tenendole sotto scacco. E forse è 
                    troppo facile cavarsela distinguendo una teoria buona da una 
                    prassi cattiva. Ossia sono le applicazioni dei precetti religiosi 
                    che sono state talora negative; i precetti, in sé, 
                    sono buoni. 
                    Per dimostrare precisamente il contrario, un militante laicista 
                    e pacifista, Walter Peruzzi, ha compilato una selezione di 
                    brani della Bibbia, di Encicliche, di altri testi per mostrare 
                    come appunto il difetto sia nella dottrina stessa. E che la 
                    religione cattolica (l'autore non entra nel merito del pensiero 
                    di Gesù) si fonda su presupposti reazionari, antiumanistici 
                    e antimoderni. Anche se il metodo seguito è discutibile, 
                    e il rischio è quello di decontestualizzare, spezzettando 
                    documenti che andrebbero visti nella loro unitarietà, 
                    il repertorio - Il cattolicesimo reale (Odradek, pp. 524, 
                    € 32) - è impressionante, e può servire 
                    per capire meglio certi atteggiamenti odierni che ci paiono 
                    non solo inaccettabili moralmente, ma anche inspiegabili sul 
                    piano civile. 
                    Per esempio in fatto di condanna di una sessualità 
                    libera, o della procreazione responsabile, di omofobia (ma 
                    anche di disprezzo per la donna), di persecuzione dell'eterodossia, 
                    di legittimazione della guerra, di ostracismo o di ripudio 
                    di istanze sociali e politiche volte a realizzare una maggiore 
                    uguaglianza (si è giunti a teorizzare la schiavitù!), 
                    di inestinte tentazioni antigiudaiche. Insomma, un libro che 
                    farà arrabbiare i cattolici fedeli alla Cei e al pontefice, 
                    inquieterà quelli aperti al dubbio, e fornirà 
                    armi ai non cattolici, insofferenti del presenzialismo delle 
                    gerarchie e di tante sentenze in fatto di morale e di politica 
                    che da esse ci giungono, opportunamente mediatizzate da una 
                    stampa corriva ad ogni autorità. 
                    Altra è la via scelta da Michele Ciliberto, autorevole 
                    studioso di Umanesimo e Rinascimento, il quale, con l'aiuto 
                    di Olivia Catanorchi e Francesca Dell'Omodarme, ha realizzato 
                    una diversa antologia - Biblioteca laica (Laterza, pp. XII-595, 
                    € 28) - che pone al centro proprio l'Umanesimo, fondamento 
                    di una moderna cultura. Nel libro, molto accurato, quasi didascalico, 
                    la laicità è vista come concezione che si configura 
                    a partire dal XIV secolo, e ne viene seguito il tragitto: 
                    che è tematico, il che aiuta il lettore, anche se rischia 
                    di essere un po' fuorviante. 
                    Ci imbattiamo in nomi come Bruno e Galilei, Machiavelli e 
                    Guicciardini, Campanella e Beccaria, Leopardi e Cattaneo, 
                    che con Cavour chiude la serie (il curatore incorre in un 
                    curioso lapsus asserendo che l'ultimo è Silvio Spaventa, 
                    con un discorso del 1861; Spaventa compare, con un testo del 
                    1886,ma nel mezzo del libro!)… Uomini che ci hanno lasciato 
                    un thesaurus sull'uso della ragione fuori da ogni dogmatismo, 
                    sulla libertà di ricerca, sulla responsabilità 
                    dell'individuo. Soprattutto, la laicità significa assunzione 
                    del senso del limite, coscienza della finitezza, che non significa 
                    rinuncia all'azione, ma ne è stimolo. Ciliberto ci 
                    invita, giustamente, a meditare sull'importanza di questa 
                    tradizione, che, aggiungo, è quanto di meglio si sia 
                    prodotto nella nostra cultura. 
                    Oggi clericali d'ogni fede, laici devoti, neocons e teodem 
                    ci vogliono convincere che la religione è parte irrinunciabile 
                    della sfera pubblica e che i suoi rappresentanti hanno il 
                    dovere di influenzare leggi e azione politica, cultura e ricerca, 
                    sulla base di un principio d'autorità che credevamo 
                    appunto sconfitto dalla nobilissima tradizione laico-razionalista. 
                    A costoro, non rimane che citare Giordano Bruno, che scriveva 
                    nel 1588: «È iniquo accettare una opinione in 
                    ossequio ad altri, è degno di servi e di mercenari, 
                    nonché contrario al valore della libertà umana, 
                    sottostare e inchinarsi a qualche autorità»; 
                    e aggiungeva: «Io … ho ricevuto da Dio … 
                    gli occhi del senso e dell'intelligenza… E se lo splendore 
                    della luce mi ha conferito qualche autorità perché 
                    mai dovrei asservire e immiserire… l'indole del mio 
                    ingegno?». Sappiamo come rispose l'autorità: 
                    col rogo. 
                    Nella speranza che l'età dei roghi sia cessata per 
                    sempre, i credenti dovrebbero spiegarci perché dovremmo 
                    rinunciare a ragionare con la nostra testa, per seguire i 
                    dettami dell'autorità di un papa, o di un imam,o di 
                    un rabbino. La laicità è cultura di libertà 
                    della ragione. E l'Italia - la stessa che ospita il papato 
                    -, ne è stata faro. Forse, davvero, la scelta fra le 
                    due Italie è la prima che un cittadino oggi, come ai 
                    tempi di Bruno, deve compiere. 
                  Cesare 
                    Pianciola 
                    Laicità Trimestrale del Comitato 
                    torinese per la Laicità della scuola 
                    n. 1 - marzo 2009 
                    L'autore, direttore del bimestrale «Guerre&Pace», 
                    ha raccolto in oltre 500 fittissime pagine una imponente documentazione 
                    dottrinale e storica sulle posizioni della Chiesa cattolica 
                    circa la schiavitù, la questione sociale, la subordinazione 
                    delle donne, la caccia alle streghe, la repressione della 
                    sessualità, l'antisemitismo, l'omofobia, la guerra, 
                    la pena di morte, il rapporto tra Stato e Chiesa, facendo 
                    parlare i testi e ispirandosi a quanto scrisse Ernesto Rossi 
                    introducendo Il Sillabo e dopo: un libro anticlericale scritto 
                    direttamente dai pontefici romani. Il «cattolicesimo 
                    reale» del titolo si riferisce a quello depositato nella 
                    tradizione e rappresentato dalla dottrina ufficiale della 
                    gerarchia, una dottrina che secondo Peruzzi, nonostante gli 
                    aggiornamenti e i maquillage, è mistificatorio cercare 
                    di conciliare con i moderni ideali di eguaglianza, libertà, 
                    diritti e democrazia. Un'ampia appendice riguarda l'infallibilità 
                    e altre questioni dogmatiche connesse alle scelte tematiche 
                    del volume. 
                  Carlo 
                    Oliva, a Radiopopolare 
                   [a 
                    proposito del recente scambio di cortesie tra l'onorevole 
                    Fini, Presidente della Camera dei deputati, e l' “Osservatore 
                    romano”.] Sembra infatti che al Fini, che, s'era permesso 
                    di osservare, in non so quale circostanza, che tra quanti 
                    cercarono di contrastare le infauste leggi razziali non vi 
                    fu certo la chiesa cattolica “salvo talune luminose 
                    eccezioni”, l'organo ufficiale della Santa Sede abbia 
                    replicato, in un corsivo autorevolmente anonimo, che sorprendeva 
                    e amareggiava il fatto che “uno degli eredi politici 
                    del fascismo – che dell'infamia delle leggi razziali 
                    fu unico responsabile e dal quale da tempo egli vuole lodevolmente 
                    prendere le distanze – chiami ora in causa la Chiesa 
                    cattolica” dimostrando con ciò “approssimazione 
                    storica e meschino opportunismo politico”. Al che il 
                    Presidente, che a simili inviti a ritornare – per così 
                    dire – nelle fogne fasciste non era più avvezzo 
                    nemmeno nei rapporti con l'estrema sinistra, ha ribattuto 
                    che “opportunismo sarebbe stato far finta di nulla di 
                    fronte a una questione storica più volte discussa in 
                    ambienti vaticani”, una sorta di “Beccati questa” 
                    che sulla bocca del titolare di un'alta carica dello stato 
                    nel nostro paese non si sentiva, più o meno, da un 
                    secolo e mezzo. E ammetterete che un simile scambio di accuse 
                    di opportunismo tra il portavoce di una organizzazione che 
                    in materia non ha mai avuto rivali e colui che, pur di cogliere 
                    l'opportunità di andare al governo, non esitò 
                    a buttare a mare nello spazio di un paio di pomeriggi la propria 
                    eredità ideologica e storica ricorda molto da vicino 
                    la massima da cui siamo partiti, anche se naturalmente è 
                    difficile dire chi, nella circostanza, rivesta il ruolo dell'asino 
                    e chi quello del cavallo.. . chiesa cattolica e centrodestra 
                    non hanno interesse, oggi come ieri, a farsi il viso dell'arme 
                    ed è probabile che Fini, incontrando monsignor Fisichella, 
                    cappellano di Montecitorio, prima della messa natalizia per 
                    i deputati, oltre a negare che ci fosse “alcun disegno 
                    politico” nelle sue parole, abbia promesso di non farlo 
                    più. Peccato, naturalmente, perché non sul fatto 
                    che quelle affermazioni, quali che fossero le sue intenzioni 
                    nel pronunciarle, un certo loro solido fondamento lo abbiano 
                    non ci piove davvero. Probabilmente il leader di AN, da bravo 
                    ex fascista riciclato, voleva semplicemente allargare la sfera 
                    delle responsabilità dell'obbrobrio razzista oltre 
                    la propria parte politica, ma che la chiesa, in quella triste 
                    circostanza, non abbia fatto moltissimo non si può 
                    seriamente mettere in dubbio. Anche a prescindere dalle affermazioni 
                    dei singoli, come quel padre Agostino Gemelli che ci ricordava 
                    l'Accame domenica scorsa, per cui la messa al bando degli 
                    ebrei si poteva commentare osservando che “tragica, 
                    senza dubbio e dolorosa” era “la situazione di 
                    coloro che non possono far parte, e per il loro sangue e per 
                    la loro religione, di questa magnifica patria”, nel 
                    che ravvisava l'avverarsi di “quella terribile sentenza 
                    che il popolo deicida ha chiesto su di sé”, non 
                    è tanto facile trovare delle prese di posizione ufficiali 
                    della chiesa in materia. L'ambasciatore italiano presso la 
                    Santa Sede, si sa, poteva tranquillizzare il governo fascista 
                    con un telespresso in cui si leggeva che “le recenti 
                    deliberazioni del Gran Consiglio in tema di difesa della razza 
                    non hanno trovato in complesso in Vaticano sfavorevoli accoglienze” 
                    e l'unica critica reperibile sull' “Osservatore romano” 
                    fu quella per cui la condanna di “ogni e qualsiasi matrimonio 
                    tra cittadini italiani di razza ariana e persone appartenenti 
                    ad altre razze” doveva essere considerata in contrasto 
                    con la vigente legge canonica. Il Santo Uffizio aveva condannato 
                    l'antisemitismo nel 1928, ma la “Civiltà cattolica” 
                    aveva limitato il pronunciamento, che pure sarebbe stato ribadito 
                    da Pio XI dieci anni più tardi, ribadendo il permanere 
                    del “pericolo giudaico” e vantando a proprio merito 
                    “l'averlo sempre denunciato”. Quanto a Pio XII, 
                    è noto come abbia deciso di non pubblicare l'enciclica 
                    antinazista che il suo predecessore aveva lasciato incompiuta, 
                    un documento in cui, comunque, si poteva ancora leggere che 
                    “l'alta dignità che la Chiesa ha sempre riconosciuto 
                    alla missione storica del popolo ebraico ... non la rende 
                    tuttavia cieca sui pericoli spirituali che possono correre 
                    le anime in contatto con gli ebrei” e si metteva “in 
                    guardia” contro “i troppo facili rapporti con 
                    la comunità ebraica”. Sono tutte verità, 
                    queste, ormai largamente note, ma chiunque voglia approfondire 
                    il tema ha oggi a disposizione la vasta raccolta di testi 
                    commentati da Walter Peruzzi nel suo Il cattolicesimo 
                    reale, uscito di recente per i tipi della Odradek edizioni. 
                    [Del volume di Walter Peruzzi si confronti, per il nostro 
                    problema, la sezione “L'antisemitismo”, pagg. 
                    272-304.] Vi troverà ampiamente documentata, tra l'altro, 
                    l'evoluzione del concetto chiesastico di “popolo deicida”, 
                    su cui si sono fondati tutti i pronunciamenti antisemiti almeno 
                    fino al XIX secolo. Ahimè. Sull'ebraismo non pesa più 
                    (forse) l'accusa di deicidio, ma l'ombra lunga dell'antisemitismo 
                    cattolico aduggia ancora la nostra cultura. È per questo 
                    che neanche agli amici è lecito farvi riferimento, 
                    pur nei modi discreti e prudenti usati dall'incauto Fini. 
                    È una questione di consapevolezza negata o, se preferite, 
                    di coda di paglia. L'asino sa benissimo di essere un somaro 
                    e non gradisce che glielo si ricordi. Non gli interessa la 
                    verità, quando se ne informa lo fa solo per celia e, 
                    comunque, non sta mai ad ascoltare la risposta. 
                    Carlo Oliva, 
                    Radiopopolare, la Caccia del 21 dicembre. 
                   
                    ________________ 
                     
                    
                  SOMMARIO 
                   
                    Presentazione  
                    Avvertenza e ringraziamenti  
                   
                    I PARTE - LA RELIGIONE DELL’UGUAGLIANZA 
                    I. LA SCHIAVITÙ  
                    1. La schiavitù è legittimata da Dio – 
                    1.1 Presso gli ebrei. Non desiderare lo schiavo d’altri 
                    – 1.2 Presso i cristiani. Schiavi, obbedite ai vostri 
                    padroni – 2. Chiesa e schiavitù nell’alto 
                    Medioevo 2.1 La Patristica fino ad Agostino – 2.2 Divieti 
                    e anatemi a tutela della schiavitù – 2.3 La schiavitù 
                    come castigo contro il concubinaggio del clero – 3. 
                    L’istituto della schiavitù fino all’età 
                    moderna 3.1 Il pensiero di Tommaso d’Aquino e altre 
                    dottrine a favore della schiavitù – 3.2 I papi. 
                    Legittimazione e pratica della schiavitù – 4. 
                    Condanne e giustificazioni da Gregorio XVI al Vaticano II 
                    – 4.1 La prima condanna generale della schiavitù 
                    – 4.2 Pio IX torna a difendere la schiavitù – 
                    4.3 Leone XIII fa il punto – 4.4 La condanna del Vaticano 
                    II – Note  
                    II. LA QUESTIONE SOCIALE  
                    1. Fra elogio delle disuguaglianze e comunismo d’amore 
                    – 2. Il solidarismo interclassista – 2.1. Le contraddizioni 
                    della patristica – 2.2 Oratores, bellatores, laboratores 
                    – 3. La moderna dottrina sociale cristiana – 3.1 
                    Pio IX. Poverelli e persone di basso stato non violino i beni 
                    altrui – 3.2 Leone XIII. La cupidigia dei poveri attenta 
                    ai diritti dei ricchi – 3.3 Esempi e raccomandazioni 
                    di Leone XIII agli sventurati – 3.4 Leone XIII. L’enciclica 
                    della “svolta” – 3.5 Il “Sillabo sociale” 
                    di Pio X – 3.6 Benedetto XV contro il miraggio della 
                    felicità terrena –3.7 Pio XI. Non tassare la 
                    proprietà – 3.8 Pio XI e Pio XII. I ricchi dispensatori 
                    dei beni di Dio – 3.9 Giovanni Paolo II. Vi raccomando 
                    la proprietà, anche se forse… – Note  
                    III. LE DONNE  
                    1. Parola di Dio: “Egli ti dominerà” – 
                    1.1 Nell’ordine della creazione primo fu il maschio 
                    – 1.2 Prima fu la femmina, nell’ordine del peccato 
                    – 2. La Chiesa. Venti secoli contro le donne – 
                    2.1 I Padri: la “testa” e il “corpo” 
                    – 2.2 L’inferiorità delle donne da Tommaso 
                    d’Aquino a Urbano VIII 2.3 Donne, siate sottomesse ai 
                    vostri mariti – 2.4 La verginità vi farà 
                    libere? – 3. Chi dice donna dice danno – 3.1. 
                    Tu sei la porta del diavolo – 3.2 Da donne a streghe 
                    il passo è breve – 3.3 “La donna deve essere 
                    nascosta con ogni cura” – 4. La Chiesa e le donne 
                    nel XX secolo – 4.1 Da Leone XIII a Pio XII. Il marito 
                    “principe della famiglia” – 4.2 Soffia un 
                    vento nuovo? – 5. La donna stia lontana dai santi altari 
                    – Note  
                    IV. LA DEMOCRAZIA  
                    1. Dio non volle la democrazia ma il regno – 2. Il potere 
                    non viene dal popolo ma da Dio – 2.1 Fra condanna e 
                    “sdoganamento” della democrazia – 2.2 Chiesa 
                    e democrazia oggi  
                    V. CHIESA E STATO. IL SOLE E LA LUNA  
                    1. Il modello è l’antico Israele – 2. Il 
                    clero è più altolocato del re – 3. L’alleanza 
                    tra trono e altare 4. Il sogno teocratico da Leone XIII ai 
                    tre Pii – 4.1 Dio volle due poteri – 4.2 I tre 
                    Pii. La Chiesa deve dominare il mondo – 5. La teocrazia 
                    nel XXI secolo – 5.1 Le aperture di Giovanni XXIII – 
                    5.2 Giovanni Paolo II e l’esempio di Carlo Magno – 
                    5.3 La “sana” laicità di Benedetto XVI 
                    – Note  
                     
                    II PARTE - LA RELIGIONE DELLA GIOIA 
                    1. Sessualità e repressione nei due Testamenti – 
                    1.1 Il feroce Jahvé – 1.2 Eunuchi per il regno 
                    dei cieli – 2. “Non c’è piacere senza 
                    peccato” – 2.1 Pessimismo sessuale e verginità 
                    di Maria – 2.2 La crociata contro il piacere – 
                    2.3 I tempi proibiti – 2.4 La morale dell’elefante 
                    – 2.5 Fra repressione e sublimazione – 3.“Crescete 
                    e moltiplicatevi” – 3.1 Ma perché sposarsi? 
                    – 3.2 L’adulterio e l’incesto – 3.3 
                    Impotenza e nullità – 4. “Si aliquis” 
                    – 4.1 La contraccezione è omicidio come l’aborto 
                    – 4.2 I metodi “naturali” ieri e oggi – 
                    4.3 Aborto mai. Meglio uccidere la madre – 4.4 Ma c’è 
                    aborto fin dal concepimento? Ieri no, oggi sì – 
                    4.5 No anche alla fecondazione artificiale – 5. “La 
                    cosa migliore è non toccare donna” – 5.1 
                    La verginità è preferibile al matrimonio – 
                    5.2 Chi si consacra a Dio si spogli del corpo – Note 
                     
                   
                    III PARTE - LA RELIGIONE DELL’AMORE E DELLA VITA 
                    I. LE MOLTE INQUISIZIONI  
                    1. Parola del Signore: “Uccidete chi adora altri dei” 
                    – 1.1 L’ira del Dio di Israele – 1.2 Guai 
                    a rinnegare il nostro padrone e signore Gesù – 
                    2. Da perseguitati a persecutori – 2.1 Le contraddizioni 
                    dei primi secoli cristiani – 2.2 Inizia la persecuzione 
                    per ragioni di fede – 3. Ad abolendam. L’Inquisizione 
                    medioevale – 3.0 Una digressione opportuna – 3.1 
                    L’adversio debita – 3.2 Uccidere gli eretici è 
                    giusto – 3.3 La codificazione del processo inquisitorio 
                    – 3.4 Resistenze all’Inquisizione – 4. L’Inquisizione 
                    moderna – 4.1 L’Inquisizione romana – 4.2 
                    La terra è ferma, il sole gira. A sbagliare fu Galilei 
                    – 4.3 Gli ultimi fuochi dell’Inquisizione – 
                    5. Dopo l’Inquisizione. L’intolleranza continua 
                    – 5.1 La libertà di coscienza è delirio 
                    – 5.2 Contrordine fratelli... – 5.3 … ma 
                    non troppo – Nota  
                    II. LA CACCIA ALLE STREGHE  
                    1. Ma le streghe esistono? – 2. Innocenzo VIII e il 
                    Malleus maleficarum – 3. Tre secoli di bolle e di stragi 
                    Nota  
                    III. L’ANTISEMITISMO  
                    1. La condanna del popolo “deicida” – 2. 
                    Medioevo. Fra tolleranza e repressione – 2.1 Oremus 
                    et pro perfidis judeis – 2.2 “Condannati a perpetua 
                    schiavitù” – 3. L’antisemitismo nel 
                    basso Medioevo e nell’età moderna – 3.1 
                    I prodromi della ghettizzazione – 3.2 Persecuzioni ed 
                    espulsioni – 3.3 I rigori della Controriforma – 
                    3.4 L’antisemitismo di un papa “illuminato” 
                    – 3.5 Pio VI. L’Editto sugli ebrei – 4. 
                    Dal XIX al XX secolo. L’ebreo è sempre ebreo 
                    – 4.1 Gregorio XVI e Pio IX contro la “nazione 
                    deicida” – 4.2 L’antisemitismo di matrice 
                    cattolica fra XIX e XX secolo – 4.3 I tre Pii e gli 
                    ebrei – 5. Contrordine. La Chiesa ama i giudei – 
                    Nota  
                    IV. L’OMOFOBIA  
                    1. La “passione infame” – 1.1 L’omosessualità 
                    nella Bibbia – 1.2 Le condanne ecclesiastiche e civili 
                    fino all’Alto medioevo – 1.3 Dalla rinascita urbana 
                    all’età moderna – 2. I triagoli rosa di 
                    Benedetto XVI – Note  
                    V. GUERRA SANTA GUERRA GIUSTA GUERRA DI CONQUISTA 
                     
                    1. Il Signore, Dio degli eserciti – 1.1 Jahvé 
                    inventa la guerra santa – 1.2. Comperare una spada o 
                    rimetterla nel fodero? – 2. I cristiani dal pacifismo 
                    alla “guerra giusta” – 3. Teoria e pratica 
                    della guerra santa – 3.1 Gloria e premio eterno a chi 
                    combatte per la fede – 3.2 “Dio lo vuole”. 
                    Le crociate – 3.3 I soldati di Cristo contro la miscredenza 
                    eretica – 3.4 I teologi della guerra giusta – 
                    3.5 Le ultime crociate – 4. La guerra di conquista – 
                    4.1 Il papa “dona” le terre “trovate e da 
                    trovare” – 4.2 Evangelizzazione e colonizzazione 
                    – 5. Chiesa e guerra dal XX al XXI secolo – 5.1 
                    Fra appelli alla pace e consacrazioni della truppa – 
                    5.2 Guerre coloniali, ma solo se “difensive”– 
                    5.3 Contrordine fratelli? – Note  
                    VI. TORTURA E PENA DI MORTE 
                    1. Antico e nuovo Testamento. Un riepilogo di Agostino – 
                    2. Teologi, papi ed esecuzioni capitali – 2.1 Agostino 
                    e Tommaso – 2.2 Pratica e dottrina delle Crociate e 
                    dell’Inquisizione – 2.3 Dal Concilio di Trento 
                    ad oggi – 3. Le giustizie a Roma – 3.1 Supplizi 
                    e suppliziati dal XIV al XVI secolo – 3.2 Dal Seicento 
                    alla fine del potere temporale – 3.3 La Città 
                    del Vaticano  
                    VII. I DIRITTI NEGATI  
                    1. Distruggere il mortale flagello dei libri – 2. La 
                    scuola deve insegnare unicamente la verità – 
                    3. Il matrimonio è di spettanza della Chiesa – 
                    3.1 Sacro, uno, indissolubile – 3.2 L’ultima trincea: 
                    no alle unioni di fatto – 4. E nell’ora della 
                    nostra morte… e così sia – Note  
                   
                    APPENDICE - QUESTIONE DI FEDE 
                    I. DEUS CARITAS EST  
                    1. Diluvio, Babele, Sodoma e altre vendette – 2. Guerre, 
                    tabu sessuali, intolleranza, pena di morte – 3. Il fuoco 
                    eterno Note  
                    II. FELIX CULPA  
                    1. La funzione-chiave del peccato originale – 1. 1 Il 
                    primo presupposto: in Adamo tutti abbiamo peccato – 
                    1.2 Il secondo presupposto: i devastanti effetti della colpa 
                    – 1.3 E il piacere sessuale? – 1.4. Una colpa 
                    indispensabile – 2. Una divina ingiustizia  
                    III. INFALLIBILE?  
                    1. L’elastico dell’infallibilità – 
                    2. Bibbia e tomismo sotto l’ombrello del papa – 
                    2.1 La Bibbia non sbaglia mai – 2.2 La filosofia tomistica 
                    è “perenne”– 3. Le smentite della 
                    storia – 3.1 Gli “errori” in fatto di costumi. 
                    Solo due esempi – 3.2 Qualche “errore” dei 
                    papi in materia di fede  
                    IV. LA COMPARSA E LA SCOMPARSA DEL LIMBO  
                    1. I bambini morti senza battesimo vanno all’inferno 
                    – 2. Contrordine. I bambini non battezzati vanno al 
                    limbo – 3. Contrordine del contrordine. Speriamo che 
                    me la cavo  
                    V. SANTI PADRI  
                    1. Perché i santi sono importanti – 1.1 Il santo, 
                    prova dell’infallibilità della Chiesa – 
                    1.2 Il santo, testimone della santità della Chiesa 
                    – 2. Papi santi e “rispetto della vita” 
                    – 2.1 Quanti morti costa un papa – 2.2 Guerre 
                    pubbliche e vendette private – 2.3 Quando Dio lo vuole 
                    – 2.4 Il “venerabile” persecutore dei fraticelli 
                    – 2.5 Il più santo, il più assassino: 
                    Pio V – 2.6 Gli ultimi due “beati”  
                   
                    Note sugli autori e le opere citate  
                    Bibliografia utilizzata  
                    Indice dei nomi e delle cose notevoli  
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
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