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Riccardo Vommaro

La Resistenza dei Cattolici a Roma (1943-1944)

Presentazione di Alberto Monticone

ISBN: 978-88-96487-04-4

pp. 256 € 20,00

con illustrazioni

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collana PersonaeSocietà

Accanto alla Resistenza armata ce ne era un’altra, ma ad essa complementare: la “Resistenza civile”, volta a impedire la distruzione di cose e di beni, a contenere la violenza intercedendo presso i tedeschi, ad assistere in varie forme (sfamando, proteggendo e nascondendo) i partigiani, i ricercati, le popolazioni indifese, ad agire per isolare moralmente il nemico, a organizzare scioperi per la pace o a rallentare la produzione per ostacolare lo sfruttamento delle risorse nazionali da parte dell’occupante.
Anche questo fu la Resistenza a Roma dopo l’8 settembre 1943.
In essa le organizzazioni cattoliche assunsero una posizione di rilievo all’interno del CNL; gli istituti e le case di religiosi si prodigavano nell’accoglienza e nell’assistenza ai ricercati ed ai perseguitati, compresi i dirigenti dei partiti antifascisti, e ospitavano molti degli incontri del CLN.
Con un’accurata ricerca il libro ricostruisce tutto ciò.
Nella prima parte viene sviluppata l’analisi dei vari movimenti intorno ai quali si andava organizzando il variegato mondo cattolico; vengono rievocate le vicende dei personaggi più significativi, le forme e i luoghi di rifugio e soccorso; nella seconda viene esaminata l’attività di propaganda politica attuata attraverso la stampa clandestina, le radio, le scritte murali.
Tra le fonti cartacee vengono analizzate le testate cattoliche e unitarie da cui si ricavano le posizioni dei partiti e delle organizzazioni sociali e un gran numero di manifestini e volantini da cui emergono le sofferenze di tutti i giorni e gli incitamenti alla lotta, alla disobbedienza e alla resistenza.

Riccardo Vommaro (Roma 1951) ha svolto attività di ricerca storico-archivistica riordinando l’archivio e l’emeroteca dell’Azione Cattolica, l’archivio di Gerardo Bruni e dei Cristiano Sociali presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso. Ha collaborato con il “Centro Studi per la Documentazione Storica ed Economica dell’Impresa”, diretto da Valerio Castronovo, al riordino ed inventariazione di numerosi archivi storici d’impresa. Ha pubblicato: Guida all’archivio storico della Confindustria 1910-1945 (con Oreste Bazzichi), Roma,1990 e “L’Istituto Paolo VI per la Storia dell’Azione Cattolica e del Movimento Cattolico in Italia”, in AA.VV., Roma e Lazio 1930-1950. Guida per le ricerche, Milano, 1994.

Mario Avagliano su Il Messaggero del 24 aprile 2011 clicca

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Adriano Ossicini sul quotidiano Europa del 24 febbraio 2010

La Resistenza dimenticata
Il ruolo delle formazioni partigiane cattoliche nel saggio di Vommaro


Le documentazioni e le analisi storiche sul valore e sull’importanza della Resistenza a Roma, nonostante che siano passati non pochi decenni, seguitano ad essere oggetto dell’analisi degli storici per il particolare valore, per certi aspetti emblematico, che ebbe proprio la Resistenza a Roma.
Riccardo Vommaro nel suo volume La Resistenza dei cattolici a Roma (1943-1944) Edizione Odradek, affronta questo problema con un’analisi e con una documentazione, ampie e puntuali, da un particolare punto di vista. Non c’è dubbio che nella storiografia sulla Resistenza un ruolo rilevante è stato dato alle formazioni legate al Partito comunista (in genere formazione Garibaldi) a quelle del Partito socialista (formazioni Matteotti) e a quelle di Giustizia e Libertà. Per quanto riguarda formazioni sorte su motivazione cristiana o legate ad organismi del laicato cattolico, un certo rilievo hanno avuto in particolare quelle al nord, legate al ruolo di Enrico Mattei. Ma Vommaro, ripeto, con documenti alla mano, dimostra che formazioni legate alla motivazione cristiana, non solo ci furono a Roma e nel Lazio, legate in particolare all’esperienza di due movimenti politici, da lungo tempo presenti, la Sinistra cristiana e i Cristiano sociali, ma in particolare una di esse, ebbe un tale rilievo, riconosciuto tra l’altro (attraverso documenti) da un’apposita commissione ministeriale, da essere in pratica di poco inferiore all’imponente azione svolta dalle formazioni partigiane legate al Partito comunista a Roma e nel Lazio.
Tra l’altro, a conforto delle tesi sostenute da Riccardo Vommaro, sta la documentazione del presidente della “Commissione riconoscimento qualifica partigiani e patrioti del Lazio”, Alfredo Monaco, che dichiara: «La formazione partigiana D.L.- M.C.C. nota come “Banda Ossicini” comprendeva oltre mille partigiani operanti a Roma, nel Lazio e nell’Umbria, con collegamenti in tutta l’Italia centrale, con rapporti con il comando alleato di Brindisi e con un ruolo di particolare importanza, tanto che sui suoi massimi dirigenti: Ossicini, Mondovì e Moruzzi, le Ss avevano messo una elevata taglia».
La documentazione storica di Riccardo Vommaro è molto ampia e parte dal ruolo avuto in quelle vicende da Pio XII e dalla Santa Sede, dal clero e dal mondo cattolico, dall’Azione cattolica italiana, dalla Democrazia cristiana, dai Cristiano sociali e in particolare dalla Sinistra cristiana.
C’è anche un panorama molto analitico di tutta la stampa cattolica, o ad essa collegata, clandestina, a Roma e perciò: di Voce Operaia, del Popolo, de La Punta, de Il Segno, de Il Lavoro italiano, delle Conquiste sindacali, dell’Azione dei Lavoratori e di Pugno chiuso, nella quale viene documentata l’ampiezza e il ruolo svolto.
Come si vede, sia dalla relazione del presidente Monaco, sia dall’analisi di Vommaro, sia dall’ampiezza e dalla specificità della stampa clandestina, si tratta di un impegno e di un ruolo di grande rilievo. Ci furono anche delle stazioni trasmittenti clandestine. Tra l’altro, anche ultimamente in rapporto alla Shoah si è riparlato della radio clandestina nascosta nei sotterranei del Fatebenefratelli che comunicava con il governo di Brindisi e con gli alleati.
In sostanza, nonostante l’ampiezza ormai della letteratura storica o documentaria riguardante la Resistenza, non c’è dubbio che il volume di Vommaro affronta le drammatiche vicende di allora da un angolo visuale particolare, importante, in alcuni aspetti anche trascurato e comunque che mantiene un indubbio rilievo in un dialogo che, nonostante tutto, su quella stagione è tutt’ora presente.
Adriano Ossicini

 

È stato presentato a Roma, Venerdì 5 novembre alla Casa della Memoria e della Storia . Ne hanno parlato con l’Autore
Massimo Rendina, Adriano Ossicini, Alberto Monticone, Giulio Alfano.

Un resoconto della presentazione di Livio Cipriano su LUMSAnews, qui

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